I corali figurati di J.S. Bach | Ensemble Orfeo Futuro
Dove: Auditorium Celesti - DESENZANO DEL GARDA
Quando: venerdì, 29 settembre 2023, ore 21:00
Contatti
Telefono | 3479648383 |
Sito Web | https://www.pugliasounds.it/ensemble-orfeo-futuro-soli-deo-gloria-i-corali-figurati-di-j-s-bach/ |
Il Corale è il cuore musicale della Riforma Luterana; in esso si concentrano diversi punti di forza della teologia riformata, in particolare della volontà espressa da Lutero di intercettare nella liturgia la più radicata sensibilità popolare. Partire da canti semplici e appartenenti ‘naturalmente’ alla memoria del popolo più umile, o perché pescati realmente nel canto popolare o perché scritti da autori in stile ‘popolareggiante’, purché corrispondano a due criteri: essere di facile memorizzazione ed essere adatti ad un trattamento polifonico a sua volta lineare e che non ‘copra’ l’originaria semplicità.
Il Corale è il luogo musicale e liturgico dove Lutero e i suoi proseliti possono intrecciare popolo ed intellettuali. Ogni frequentatore della liturgia luterana è abituato all’idea che nel corso della celebrazione avrà modo di cantare qualcosa che conosce da sempre e che questo canto potrà essere trattato ogni volta con una nuova versione a più voci omoritmiche proposta dall’organista o dal coro; egli sa anche che a questa esecuzione ‘dotta’ ciascuno potrà contribuire cantando ‘ciò che già conosce’. Entrando in chiesa vedrà il tabellone che indica i numeri dei Corali del giorno e riconoscerà da essi ciò che canterà. Questo è accaduto ogni giorno in ogni angolo dell’ Europa protestante da Lutero in poi, formando insieme tanto l’appartenenza di fede che l’acculturazione musicale del popolo.
Poi c’è il Corale Figurato, e poi c’è Bach. Qui accade che, senza rinunciare alla linea di canto ‘popolare’ entra nella pratica del Corale tutta la sapienza dell’improvvisazione all’organo e tutto il contrappunto della tradizione musicale tedesca: il caleidoscopio delle fughe, delle imitazioni, dei procedimenti espliciti o enigmatici, la scienza dei canoni, diventano il mare dove nuota il canone-delfino, di cui avvertiamo la presenza anche quando si immerge per poi rispuntare più splendente di prima per poi tornare ad immergersi nel mare-contrappunto. L’organo è l’artefice prediletto di questo gioco apparentemente senza fine che ci ha lasciato Johann Sebastian Bach: è con le tastiere e le pedaliere di questo ‘principe’ degli strumenti che si gioca il Corale Figurato. Però, avendo lo stesso Bach infilato melodie di Corali un po’ ovunque nella sua produzione di Cantate e Sonate, scritte per le più diverse combinazioni di voci e strumenti, abbiamo immaginato di poter continuare il gioco trasportando i suoi Corali Figurati per organo in un complesso che comprendesse le viole, gli strumenti più idonei alla polifonia. La voce umana invece, una sola voce umana, è il nostro ritorno a ciò che ha generato tutta la storia di questo genere di musica: la semplice linea di un canto che ognuno conosce, anche chi non l’ha mai sentito.
Ingresso libero